La pubblica amministrazione barese aveva necessità di raccontare la rivoluzione digitale dei servizi offerti superando il digital divide degli utenti più anziani e avvicinando i nativi digitali per spingere l’adozione di tecnologie disponibili.
Parlare di nuovi strumenti digitali è molto facile con i millenians, un po’ più complicato con le generazioni in là con l’età. Eppure, a pensarci bene, questi del Comune di Bari sono strumenti che facilitano la vita proprio a quest’ultima categoria di persone.
Soluzione
Le richieste del brief erano complesse – come ad esempio parlare a un target molto ampio cercando di trasmettere allo stesso tempo l’idea di una città in piena trasformazione, ma la soluzione spesso si è basata sull’estrema semplicità, attraverso codici di comunicazione chiari e immediatamente comprensibili.
Il bianco e il rosso: due colori ben assortiti fra loro; icone allegre e semplici; messaggi chiari per tutti. Questa per noi significa una città che diventa più facile,
più funzionale e più moderna per tutti.
La campagna per i servizi digitali del Comune di Bari, si è fondata sull’integrazione di più strumenti, tradizionali e digitali, dalla stampa all’outdoor fino al digital, con la costruzione di punti di contatto nei diversi uffici comunali, normalmente frequentati per i diversi servizi offerti dall’amministrazione comunale e che non i servizi digitali di e.government, saranno facilmente ottenibili via web.
Risultati
La campagna durata circa due mesi ha visto una intensa azione su Facebook come principale canale su cui sono stati pianificati ads e promoted post la cui azione era diretta all’accesso ai servizi. Le performance sono state altamente impattanti con 1.188632 impression, una copertura di 152.526 e 25.613 azioni generate.
Angelo Tomasicchio assessore con delega all’innovazione del Comune di Bari
«Questa è la dimostrazione plastica di come i servizi on line possano migliorare la vita quotidiana dei cittadini – spiega l’assessore Angelo Tomasicchio -. Abbiamo scelto insieme all’Amtab di estendere il servizio del pagamento della sosta proprio a fronte della crescita imponente degli iscritti alla App. Grazie alla campagna di comunicazione e informazione interattiva che abbiamo avviato, ci siamo resi conto che erano tantissimi i cittadini che chiedevano di utilizzare questo servizio anche nelle zone della città dove è prevista la sosta a pagamento ma che non rientravano nel regolamento della ZSR. In questo modo proviamo a rispondere alle esigenze dei cittadini migliorando il servizio che offriamo e determiniamo un vantaggio per l’azienda, che negli ultimi mesi ha incrementato del 17% i ricavi dal pagamento della sosta attraverso sistemi telematici».