Saperi visibili: un secolo di packaging del made in Italy
Saperi visibili: un secolo di packaging del made in Italy è un percorso attraverso 20 oggetti di impresa con cui interagiamo quasi ogni giorno. È lo storytelling di impresa attraverso progetti e brevetti, oggetti e prodotti che appartengono al nostro tempo a partire dai primi del ‘900 fino ai giorni nostri. La mostra si colloca nella Biennale dei Racconti di Impresa che sosteniamo in quanto soci fondatori del club delle imprese per la cultura di Confindustria Bari e BAT e si è svolta dal 4 al 28 novembre 2023 a Spazio Murat.
Il progetto ha l’obiettivo di raccontare l’impresa italiana attraverso i suoi oggetti e le loro storie, come sono stati concepiti, al tempo in cui sono nati, spesso insieme alle novità tecnologiche e allo studio dei nuovi materiali intervenuti nei processi, e come hanno attraversato il secolo scorso, al fine di raccontare al grande pubblico cosa c’è dietro il fare impresa. Ma anche di sollecitare il pubblico sull’evoluzione sociale e culturale degli italiani e delle italiane, sulla storia della comunicazione e le ricadute sugli atteggiamenti di consumo.
Non si tratta di una mera esposizione di oggetti tal quali (fra i marchi esposti l’ovetto Kinder, il Bacio Perugina, le plastiche Pirelli, le pastiglie Leone solo per citarne alcuni) che fanno già parte dell’immaginario italiano e della nostra quotidianità, ma dell’intenzione di raccontare quel che c’è dietro, dalla nascita del progetto con la collaborazione del designer o degli uffici stile delle aziende e della comunicazione di marca. Connette, lungo una linea del tempo di 100 anni, tutti gli oggetti, attraverso il loro packaging e nella sua evoluzione di forme e materiali ne traccia una percorso fino ai giorni nostri sotto la chiave della sostenibilità.
Lungo un allestimento concepito in modo lineare, realizzato con scaffali industriali utili a richiamare il contesto d’impresa, si dipanano tra oggetti, racconti e materiali pubblicitari, i packaging di Bacio Perugina, le plastiche Pirelli, la lampada Parentesi di Flos progettata da Castiglioni e Manzoni, le confezioni di pasta Barilla, le sorpresine del Mulino Bianco, la bottiglia del Campari soda di Fortunato Depero, la coppa del Nonno di Motta disegnata da Gregorietti, Il packaging dei panettoni Galup e delle Pastiglie Leone, la confezione del Bialcol di di Giovanni Sacchi, i vasi da contenitori riciclati di Enzo Mari per Alessi, il packaging dei dischi la Voce del padrone di Ricordi di Bruno Munari, la rete da cantiere Gigan oggi Dragon, il packaging su misura ideato da Panotec, il kit di programmazione Arduino di Massimo Banzi. Sono tutte invenzioni italiane fatte da imprese del nostro paese diventate celebri in tutto il mondo, che testimoniano la creatività dell’impresa e dei designer italiani.
Saperi visibili, nelle intenzioni dei curatori vuol dire rendere visibile quel che spesso non si conosce del fare impresa, dell’intuizione e della fatica di farlo della passione delle persone per il loro lavoro, della cultura di impresa che ha caratterizzato i progetti e i prodotti finiti. Marchi e packaging sono quindi un involucro e Saperi visibili vuole svelare attraverso una lettura di contenitori e contenuti l’ampiezza della conoscenza del fare impresa per trasmetterla a visitatori, in una modalità comprensibile a tutti.
Saper visibili è un progetto Club delle imprese per la cultura di Confindustria Bari e BAT
Da un’idea di: Chiara Alessi, Ettore Chiurazzi, Giusy Ottonelli, Maria Laterza, Graziano Bianco
Selezione oggetti e testi: Chiara Alessi
Progetto allestimento e comunicazione: CaruccieChiurazzi
Prestiti e organizzazione generale: Spazio Murat
Allestimenti: Scaffsystem, Xcatola, Pepe Graphic